Gli scritti raccolti nel volume scandiscono alcune delle tappe fondamentali del suo percorso di ricerca: dalla conclusione degli studi matematici all’Università di Mosca 1904, intrisi ancora dalle inebrianti scoperte e potenzialità delle teorie di Georg F. Cantor, all’ardito e maturo progetto di «antropodicea» incentrato sull’incarnazione della forma, fino agli appunti sulla fisica al servizio della matematica, trascritti poco prima dell’arresto. Questi saggi mostrano in maniera assai eloquente come l’attenzione di Florenskij per le problematiche scientifiche non si sia mai interrotta nel corso degli anni, ma al contrario sia rimasta una fervida costante, congiungendosi in maniera sempre più intensa e originale con le diverse forme della conoscenza e del pensiero.