In quest’ottica, la tesi fondamentale (di impronta gandhiana), come mostrano in particolare i capp. IV, V e XIII) sostenuta nel libro è che “da un punto di vista etico-teologico la scelta vegetariana discende direttamente dall’allargamento della sfera della compassione e del rispetto a tutte le creature con capacità di soffrire, dato che Dio non può averle create per destinarle all al dolore e alla distruzione