Il “mal di scuola”, così diffuso tra gli studenti, si fa largo sempre più anche tra gli insegnanti. Le classi sono formate da gruppi difficili, compositi, dove spesso i freni si allentano fino a provocare situazioni aggressive o veri e propri abusi. Anche gli insegnanti sono in crisi. La domanda è: “hanno perso la voglia di imparare cose nuove, oppure hanno solo un gran bisogno di rigenerarsi, di recuperare fiducia e ricaricare le batterie?”. Questo libro non offre un’analisi della crisi. La chiave è ripensare il ruolo dell’insegnate come un facilitatore. È un metodo che richiede una valenza sociale ed educativa, un nuovo sapere complesso. Ogni persona, relazione, organizzazione ha aspetti funzionali buoni e aspetti disfunzionali non buoni. La qualità delle relazioni e delle emozioni influenza l’efficacia dei percorsi di apprendimento. E, dunque, i fattori emotivi in una classe si possono canalizzare verso l’azione didattica e viceversa.