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Paul Radin, Károly Kerényi , Carl G. Jung
Paul Radin, antropologo statunitense (Łódź, Polonia, 1883-New York 1959). Trasferitosi fin da bambino negli Stati Uniti, si laureò alla Columbia University e insegnò in seguito nelle università di Berkeley (California) e Cambridge (Inghilterra). I suoi interessi erano rivolti alle religioni primitive nell'America del Nord. Non si è mai identificato con nessuna scuola, preferendo seguire ricerche dettate dai suoi interessi personali, tuttavia risentendo dell'influenza di F. Boas. Fra le sue opere: The Story of the American Indian (1927), Primitive Man as Philosopher (1927), The Method and Theory of Ethnology (1933), Primitive Religion (1937).
Károly Kerényi (Temesvár, 19 gennaio 1897 – Zurigo, 14 aprile 1973) è stato un filologo e storico delle religioni ungherese ritenuto fra i fondatori degli studi moderni della mitologia greca.
Carl Gustav Jung (Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961) è stato uno psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero.La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica, è chiamata "psicologia analitica" o "psicologia del profondo", raramente "psicologia complessa".Inizialmente vicino alle concezioni di Sigmund Freud, se ne allontanò nel 1913, dopo un processo di differenziazione concettuale culminato con la pubblicazione, nel 1912, di La libido: simboli e trasformazioni. In questo libro egli esponeva il suo orientamento, ampliando la ricerca analitica dalla storia del singolo alla storia della collettività umana. C'è un inconscio collettivo che si esprime negli archetipi, oltre a un inconscio individuale. La vita dell'individuo è vista come un percorso, chiamato processo di individuazione, di realizzazione del sé personale a confronto con l'inconscio individuale e collettivo.In Italia l'orientamento junghiano della psicoanalisi è stato introdotto da Ernst Bernhard.
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Il Briccone è una divinità che satireggia con i suoi atti le istituzioni e le credenze religiose dei suoi adepti: è natura cieca che crea, riproduce e distrugge, ed è insieme vittima - negli episodi di più marcato umorismo - del suo stesso slancio vitale. Dopo la narrazione delle 49 avventure del dio, tre grandi studiosi analizzano dal punto di vista mitico, psicologico, storico ed etnologico il grande ciclo del Briccone divino. Infatti un saggio di Paul Radin illustra la storia e la cultura dei Winnebago, inquadrandole nella cornice delle tribù indiane del Nord-America; C. G. Jung scopre il filo psicologico che unisce il ciclo del Briccone ad altre figure mitiche e religiose in aree culturali differenti; Karl Kerényi chiarisce infine analogie e diversità tra la mitologia occidentale e quella degli indiani nordamericani.
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