Il racconto di un breve viaggio all’interno di alcuni segni, misconosciuti o ignorati, del passato celtico antico e medievale nell’Italia alpina e padana. Questo libro, sotto la forma di un viaggio in sei tappe, una delle quali tocca l'Irlanda, indaga su alcune delle tracce del passato celtico presenti nella cultura e nelle tradizioni italiane, particolarmente delle regioni alpine e padane; nell'Appendice fornisce anche un piccolo repertorio di vocaboli italiani di origine celtica.
La trattazione non ha pretese di scientificità, ma di curiosità non superficiale, nel senso dello spirito con il quale i viaggiatori d'un tempo, prima del turismo di massa, si avvicinavano ai segni dell'uomo presenti nei vari luoghi che visitavano. L'autore si concede anche, soprattutto nelle note, qualche digressione in campi apparentemente lontani (dal concetto di paganesimo alla Fontana di Giovinezza, dall'esistenza delle Fate all'Eterno Femminino) e alcune parentesi buffe, quando gli capita di imbattersi in situazioni, temi o personaggi che meritano una riflessione, una critica o un sorriso.