Ci sono gesti che sembrano semplici, e invece raccontano un Paese intero. Bere un caffè, ad esempio.
In Italia lo facciamo ogni giorno, più volte, quasi senza pensarci.
Ma dietro quella tazzina – dietro l’aroma che crediamo “nostro” – si nasconde una verità scomoda: beviamo uno dei peggiori caffè del mondo. Lo celebriamo come tradizione, ma lo riduciamo a un’abitudine svuotata.
Dietro l’orgoglio dell’espresso si nascondono torrefazioni industriali che bruciano chicchi scadenti, baristi privi di formazione, contratti di comodato che tengono in scacco migliaia di caffetterie e ristoranti (anche stellati), e una retorica – quella dell’espresso “napoletano” e della “miscela italiana” – che spesso serve solo a coprire la scarsa qualità.
Questo libro scava sotto la superficie del mito e restituisce al caffè la sua verità: agricola, economica, umana.
Un’inchiesta giornalistica che è un viaggio dalle piantagioni del Sud del mondo alle nuove torrefazioni italiane che stanno riscrivendo la cultura del gusto, ma anche un’utilissima guida su come scegliere una caffetteria e un caffè di qualità.