Passioni e sentimenti, paure, tenerezze, invocazioni, tradimenti, ricongiungimenti, botte e minacce, miseria e malattia: tutto sotto “un cielo fatto solo d’amore”.
È l’incontro di Dino Campana con Sibilla Aleramo, incontro straordinario, come le lettere che i due amanti si scrissero.
Ogni pagina di questo carteggio è un viaggio, esaltante e senza soste, che ha inizio sotto il sole infuocato dell’agosto 1916 e prosegue serenamente negli ultimi splendori della bella stagione a Faenza e Marradi.
Il percorso si fa tortuoso – come le vicende alle quali si assiste –, segnato da un continuo andirivieni fra Pisa, Livorno, Firenze, Sorrento. È ormai il 1917: sullo sfondo l’anno più duro della guerra, in primo piano i due amanti e il loro disperato tentativo di trovarsi e abbandonarsi.
Poi, nel gennaio del 1918, davanti al cancello del manicomio di San Salvi, il viaggio si interrompe.
L’Aleramo, che trasformò la sua lunga vita in letteratura, mai riuscì a raccontare la sua storia con Dino.
Ne affidò la memoria a queste lettere, consentendone la pubblicazione solo nel 1958, due anni prima di morire.
Da questo libro l’omonimo film di Michele Placido del 2002.