“Che cosa sai del silenzio?” chiese l’abate.
“Il silenzio è tranquillo” rispose il piccolo monaco, ma in realtà avrebbe preferito dire “triste” o “noioso”.
E probabilmente, non è il solo a pensarla così.
Sono davvero pochi quelli che trovano piacevole il silenzio, al punto da desiderarlo.
Per molti, infatti, è sinonimo di immobilità o addirittura di timidezza, di isolamento.
Ma lo è davvero?
Dopotutto, il silenzio è stato parte integrante del modo di vivere nei monasteri benedettini per secoli.
E non senza motivo, come si renderà conto il piccolo monaco che, nonostante le difficoltà iniziali, capirà quanto sia liberatorio, quanta forza trasmetta.
A poco a poco, comprenderà dunque l’insegnamento: il silenzio è pace interiore e armonia con se stessi.
Come si può (ri)trovare il silenzio in mezzo al caos della vita quotidiana?
E che cos’ha di tanto speciale?
Le sei divertenti storielle del piccolo monaco, in cerca di consigli presso un monaco più anziano e saggio, sono accompagnate dalle approfondite riflessioni di Zacharias Heyes, che mostra, attraverso l’esperienza personale, come il silenzio possa essere la chiave per l’equilibrio interiore, per un profondo senso di appagamento, accompagnando queste riflessioni con esercizi quotidiani.
Una volta raggiunto l’equilibrio, magari cercando momenti di raccoglimento per allontanarsi dai rumori del mondo e dalla frenesia di impegni e cose da fare, potremo conservare la calma persino in mezzo al caos.
Indice:
LA RICERCA
Tradizione benedettina
DECIDERE LIBERAMENTE
Tradizione benedettina
OSTACOLI ALLA QUIETE
Tradizione benedettina
- Il rapporto con le emozioni
NIENTE PANICO!
Tradizione benedettina
UNA PRESENZA SILENZIOSA
Tradizione benedettina
MANTENERE LA CALMA
Consigli per concludere