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L’alimentazione equilibrata non è un libro di diete per dimagrire, né tanto meno vuol promuovere o condannare l’utilizzo di qualsiasi alimento del commercio, purché nei limiti del buonsenso e delle poche regole sufficienti a conciliare il diritto a “mangiar bene” con il decalogo delle Linee Guida nazionali e internazionali di cui l’uomo onnivoro deve essere a conoscenza per non fare scelte inadeguate per età, sesso e stile di vita.
Soprattutto, questo libro vuol liberare i consumatori, disorientati dal plagio pubblicitario ma anche dai pregiudizi che intralciano le scelte alimentari, in modo da presentare i nutrienti nella loro veste scientifica (evidence based) e non in buoni o cattivi, perché oltre tutto “è sempre la dose che fa il veleno”.
Solo con un’informazione obiettiva e una consapevolezza più adeguata potremo orientarci tra vecchie tradizioni e nuove tecnologie destinate a “migliorare” la praticità ma anche la sostenibilità delle scelte alimentari, evitando di arroccarci sul sentito dire e, non ultimo, senza rinnegare il ruolo che il “rito alimentare” ha sempre svolto nella realtà e nell’immaginario dell’uomo.
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