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Sospendere momentaneamente il sistema volontario, liberarsi da conoscenze e tecniche per permettere l'evoluzione naturale del nostro essere sono i principi basilari perché si manifesti il movimento rigeneratore, in risposta al bisogno dell'organismo. Una pratica che pemette all'uomo di ritrovare una propria libertà interiore. « Il Giappone, grazie alla distanza che lo separa dal contesto europeo, ha saputo conservare la propria autonomia culturale. Chiamiamo filosofia dell'azione le basi che sottendono le sue tradizioni. L'essenza dell'azione è la respirazione, il soffio, il ki. » Senza conoscenza, senza tecnica, senza scopo. Questo è il principio che Itsuo Tsuda formulò per la pratica del movimento rigeneratore all'interno della sua "Scuola della Respirazione". Diceva infatti Tsuda: "Il movimento rigeneratore si pratica mediante la sospensione momentanea del sistema volontario. Non occorre nessuna conoscenza, né tecnica. Al contrario, bisogna liberarsene. La ricerca di una finalità preliminarmente determinata non fa che ostacolare l'evoluzione naturale del nostro essere". E ancora: "Non si esegue il movimento rigeneratore. È esso che si manifesta, rispondendo al bisogno dell'organismo. Dato che questo bisogno differisce da un individuo all'altro, e, nello stesso individuo, da un momento all'altro.
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