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Qual è il segreto di una esistenza piena e felice? Per James Allen, risiede nel costante impegno a perseguire le virtù morali, l’unico solido fondamento di qualsiasi successo duraturo. Attraverso l’immagine del tempio della prosperità, egli guida il lettore alla scoperta degli otto principi (gli otto pilastri, appunto) che conducono a una vita ricca di soddisfazioni. A ciascun pilastro – energia, economia, integrità, sistematicità, empatia, sincerità, imparzialità, fiducia in sé – è dedicato un capitolo nel quale Allen spiega come superare le difficoltà e costruire un futuro che ci soddisfi completamente. Attenzione: non esistono formule miracolose né verità occulte, ma solo infinite opportunità che l’esistenza offre a chi si sforza di dare il meglio di sé, innanzitutto sul piano etico. «I principi morali contengono l’intero universo», e per questo chiunque lavori partendo da essi conseguirà una completa affermazione nel proprio campo, qualunque esso sia. Le riflessioni e i consigli di James Allen rivelano una profonda conoscenza dell’animo umano e sono intrisi di una sapienza antica ma alla portata di tutti, perché chiunque ha dentro di sé l’energia necessaria per ottenere la vera prosperità. «L’uomo è un trasformatore di energia. Oggi siamo dove i nostri pensieri ci hanno portato. Siamo noi stessi gli architetti del nostro futuro.»
James Allen
James Allen (1864-1912) è considerato il pioniere dell’odierna saggistica motivazionale. All’età di trentotto anni, mentre ricopriva la carica di dirigente di una grande impresa, ebbe una sorta di illuminazione. Rinunciò così al proprio posto di lavoro e si ritirò con la moglie in un modesto cottage nel Devon, dove condusse una vita di meditazione, scrivendo numerosi libri sull’importanza dell’energia mentale che rappresentano un punto di riferimento obbligato per i più grandi autori del genere, da Dale Carnegie e Napoleon Hill a Rhonda Byrne e Robin Sharma. Di James Allen le Edizioni Anteprima hanno pubblicato Padroni del destino (2010) e Gli otto pilastri della prosperità (2011).
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