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Come possono delle attività immaginate e sviluppate dagli allievi stessi, in particolare quelle espresse dinamicamente, essere integrate in modo costruttivo nella vita della classe? Qual è il suo ruolo nel processo che porta il bambino e l'adolescente a costruire la propria persona e la propria conoscenza del mondo? Qual è la natura del gioco? L'obiettivo degli autori è proprio quello di dare una risposta a tali questioni essenziali, suggerendo un'altra concezione della scuola, una scuola che restituisca a tutte le persone coinvolte il margine di autonomia necessario per essere se stesse.
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