Il manoscritto attribuito a Flamel e scritto, pare, nel 1382, ha per titolo il Segreto della Polvere di Proiezione e il Dottor Melini, fondatore e presidente della Società-Filantropo-Magnetica di Firenze, termina il 23 di aprile del 1864 la traslazione grafica di tale manoscritto. Il Melini, conoscitore dell'alchimia, trascrive con pazienza monacale tutto il manoscritto e ne riproduce con evidente perizia la simbologia alchemica acquerellando con giusta e vera corrispondenza cromatica le figure che accompagnano il testo e che in questo volume vengono riprodotte.
Il manoscritto atttribuito a Flamel, ha in ogni caso tutte le caratteristiche di un testo sapienziale. Dichiarare della sua autenticità è comunque compito arduo, poichè ogni testo alchemico, rappresentando per suoi versi la Philosophia Perennis, chiede il dolce tepore dell'anonimato. Sarebbe tuttavia ingiusto non riconoscere a questo dettato, che viene riprodotto grazie alla scoperta del manoscritto del Melini, una precisa aderenza alla più profonda cognizione alchemica. Si dirà anzi che la simbologia quivi espressa è di rara pregnanza e carica di "soluzioni informative".
La riproduzione degli acquerelli e quella del simbolismo alchemico-astrologico danno un particolare e raro valore al volume, che proprio per questo si è deciso di stampare in formato più grande del solito, quasi per dare evidenza e rilievo di totale scoperta ad un'opera che trasmette i segreti dell'operazione esoterica. Secondo quanto dice il Flamel presunto autore dell'opera, il libro fu da lui dedicato al nipote della moglie Perenelle in funzione testamentaria. Al testo di Flamel, sempre riprodotto nello stesso manoscritto del dottor Giacomo Melini, si unisce quello di Giorgio Aurach scritto nel 1475.
Alchimista assai insolito e poco noto, che nel suo testo ricorda soprattutto l'elegante e significante mondo dei colori alchemici nella loro svariata, ma mai bizzarra o distratta intensità. Il testo di Aurach è a sua volta composto di due opere intitolate rispettivamente "Prezioso dono di Dio" e "Il giardino delle ricchezze" scritti di indubbio interesse, arricchiti da numerose illustrazioni a colori. Si tratta dunque nel complesso di due opere autentiche, di grande originalità e di notevole significato che la Biblioteca Ermetica è felice di offrire ai suoi lettori.