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Questo libro è un ritratto della mente risvegliata in azione. E' anche la risposta di Byron Katie al Tao Te Ching, il grande classico cinese che è stato definito il libro più saggio che sia mai stato scritto. Lao-tzu, autore del Tao Te Ching,. forse è vissuto nel VI secolo a.c. o forse è una figura totalmente leggendaria. Mi piace immaginarIo in abiti logori, un vecchio dalla lunga barrba attorcigliata che passa la maggior parte del tempo in un deliziato silenzio, sempre a disposizione delle persone di cui osserva serenamente gli innumerevoli modi in cui si rendono infelici.
Quando non credi ai tuoi pensieri, la vita diventa priva di sforzo. Nella mia esperienza, la confusione è l'unica sofferenza. Confusione è quando ti opponi a ciò che è. Quando hai una perfetta chiarezza, ciò che è è ciò che vuoi. Perciò, quando vuoi qualcosa di diverso da ciò che è, sai di essere davvero confuso. Indagando i tuoi pensieri, scopri come l'attaccamento a una credenza o a una storia provoca sofferenza. La condizioone naturale della mente è la pace. Poi arriva un pensiero, ci credi e la pace sembra scomparire. In quel momento noti la sensazione di stress, e la sensazione ti fa capire che ti stai opponendo a ciò che è credendo al pensiero; ti dice che sei in guerra con la realtà. Quando indaghi il pensiero che sta dieetro la sensazione e capisci che non è vero, diventi presente al di fuori della tua storia. Allora la storia svanisce alla luce della consapevolezza e rimane solo la consapevolezza di ciò che è. La pace è chi sei senza una storia, fino alla comparsa della prossima storia stressante. Alla fine, la ricerca diventa viva in te come la naturale risposta senza parole della consaapevolezza ai pensieri che sorgono. Quando il Tao Te Ching parla del "Maestro", sta descriivendo qualcuno con la mente pacificata: un amante di ciò che è.
In questo libro uso la parola Maestro perché si trova nel Tao Te Ching, e uso il pronome "lei" perché tutto ciò di cui posso parlare è la mia esperienza. Ma Maestro o insegnante non sono parole che uso normalmente. Implica che non tutti insegniamo allo stesso modo. E questo non è vero. Tutti abbiamo un'uguaale saggezza. È distribuita in modo assolutamente uguale. Nesssuno è più saggio di chiunque altro. In definitiva, nessuno ti può insegnare eccetto te stesso. lo non do consigli. So che ognuno conosce la propria via, e ho fiducia in questo. Per quarantatre anni sono stata una sprovvveduta, poi ho trovato la via o meglio sono stata abbastanza aperta perché la via mi trovasse.
Per questo ho fiducia che annche tu potrai trovare la via. Nessuno è più speciale di un altro. Non ci sono guru che possono illuminarti magicamente. Ma se un maestro spirituale è qualcuno che ha una vita felice, che non si oppone alla realtà, che procede con ogni momento, sennza sforzo, gioiosamente, e ama ciò che è così com'è, allora forse io (sempre che io esista da qualche parte) posso essere un maestro spirituale. lo sono aperta a tutto ciò che la mente porta, a tutto ciò che la vita porta. Ho indagato i miei pensieri e ho scoperto che non significano niente.
Splendo interiormente della gioia della commprensione. Conosco la sofferenza, conosco la gioia e so chi sono. Chi sono è chi sei tu, anche prima che tu lo realizzi. Quando non c'è nessuna storia, nessun passato o futuro, niente di cui preoccuparsi, niente da fare, nessun posto in cui andare, nessuno da essere, tutto è bene. (Tratto dall'Introduzione)
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