Potente guaritrice della tribù dei Crow, Pretty Shield ci racconta com’era la vita nelle Grandi Pianure quando i bisonti erano ancora numerosi. Guaritrice energica, abile e compassionevole, visse un periodo di enormi cambiamenti quando la sua gente, originariamente nomade, venne obbligata a vivere nelle riserve alla fine del XIX secolo. La vita, le responsabilità e le aspirazioni delle donne crow sono rappresentate vividamente in queste pagine, nel racconto della vita nelle Grandi Pianure.
L’infanzia indiana, i semplici giochi e le bambole, i lavori delle ragazze e delle donne (come piantare le tende, decorare le pelli, raccogliere le bacche, estrarre radici, cucinare). Attraverso gli occhi di questa grande donna riusciamo a vedere il corteggiamento, il matrimonio, il parto e l’allevamento dei bambini, i sogni di guarigione, la cura dei malati e altre sfaccettature della femminilità crow.
“I più bei giorni della mia vita sono stati quelli in cui rincorrevo le mandrie di bisonti sulle pianure della nostra terra meravigliosa. Mia madre, mio padre e Va Avanti, mio marito, erano gentili ed eravamo tutti così felici. Poi, quando arrivarono anche i figli, pensai di avere tutto il bene di questo mondo. C’erano sempre così tanti bisonti, ricchi di ottima carne grassa per tutti”.
“Tutto il territorio puzzava di carne marcia. Nemmeno i fiori riuscivano a coprirne l’odore. I nostri cuori erano di pietra. Eppure nemmeno allora credevamo che l’uomo bianco potesse uccidere tutti i bisonti. Fin dall’inizio ce n’erano sempre stati così tanti! Nemmeno i Lakota, così duri di cuore, secondo noi avrebbero mai fatto una cosa del genere, e nemmeno i Cheyenne o gli Arapaho, o i Pikuni. Eppure l’uomo bianco lo fece, anche quando non era per la carne”. Pretty Shield