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Quando alcuni decenni fa la medicina si è fortemente tecnologizzata, ha attirato l’interesse dell’industria, ha assunto sempre più i criteri dell’efficienza e s’è allontanata progressivamente dai valori e dalle norme di diritto. Il linguaggio stesso è rivelatore: parlare di “Azienda sanitaria locale” è illuminante sul significato di una struttura ed è molto diverso dal qualificarla come ospedale, che deriva dal latino “hospitale”, casa ospitale. Inesorabilmente la salute diventa una merce che viene adottata e scambiata tra privati, con la conseguenza ovvia che chi vende prestazioni ha il diritto di arricchirsi. L’esito finale di questa mercificazione della salute è preoccupante: se delegata al mercato prevale il principio della selezione, ossia non c’è posto per tutti. Le merci infatti possono essere acquistate solo da chi ha denaro.
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