Debra Drake inizia un viaggio nella speranza di guarire dal proprio passato: ha 41 anni, è spaventata e vuole disperatamente che la sua vita cambi. Un dialogo non comune è l'avvincente resoconto dei due anni di psicoterapia che ha affrontato, raccontati sotto forma di dialogo con il suo psichiatra.
Da questa conversazione emerge un passato cosparso di tentativi di terapia falliti e di violenze, il ricordo di un'infanzia costellata di abusi sessuali da parte dei partner della madre, che, benché fosse al corrente della situazione, non era mai stata in grado di proteggere le figlie. Un dialogo non comune è una storia vera, un percorso che ci mostra una ragazzina confusa e sopraffatta, incapace di mantenere un lavoro o una relazione duratura, che cresce fino a diventare un'adulta consapevole del suo passato e delle sue implicazioni psicologiche.
Commovente e a volte provocatoria, la vicenda si sposta tra il caos del presente e l'amarezza del passato, affrontando l'affascinante e controverso tema dei disordini da personalità multipla e mostrando che imparare la fiducia all'interno di un difficile rapporto terapeutico può restituire la speranza e cambiare la vita. Debra ha quarantun anni, è una donna letteralmente a pezzi.
“Odio questo schifoso pianeta!”, con queste drammatiche parole si apre l’“insolito dialogo” con Phil, il suo psichiatra. Lei arriva da un lungo e doloroso cammino, disseminato di tentativi di lasciarsi alle spalle i fantasmi dell’infanzia, gli abusi sessuali. Soffre di forti sbalzi di umore, depressione, perdita di consapevolezza, dissociazione.
È arrivata a creare alcune personalità ben distinte: la bimba impaurita, vittima di abusi, l’adolescente spavalda e audace, alla ricerca del sesso, il giovane uomo che non accetta la sua parte femminile. Phil è l’ultima spiaggia. Assieme esploreranno diversi tratti del suo carattere, Debra prenderà consapevolezza di se stessa e pian piano riuscirà a fidarsi completamente del suo psichiatra, che le insegnerà ad ancorarsi a terra e a costruirsi una vita sana.