Nella stagnante cittadina di Bethel, a nord di New York, non è facile essere un artista, per tutti sei solo l’erede gay (non dichiarato) del motel fatiscente dei tuoi genitori. Ma Elliot Tiber ha in mano un documento che può farlo entrare nella Storia: una licenza per eventi musicali, l’unica cosa che può salvare il festival di Woodstock. E il giorno in cui l’organizzatore Mike Lang piove nel suo cortile in elicottero comincia quell’estate del 1969 destinata a cambiare la sua vita. Dapprima, certo, in peggio: i 50.000 spettatori previsti diventano un fiume in piena di furgoni Volkswagen, zaini e chitarre, la contea dichiara lo stato di emergenza e i compaesani terrorizzati dall’invasione dei capelloni chiedono la testa dello scellerato che ha dato origine al caos...