Dalla miscela di genti e fratellanza della “famiglia” di Findhorn, un piccolo tesoro che condensa in poche pagine il sapere di decenni di cucina spirituale comunitaria, e che pone innanzi tutto l’accento sul “come” si cucina, sullo stato d’animo, sull’importanza dell’atto del cucinare e dell’assumere cibo, nel rispetto della vita e della sacralità del pasto. È questo il sottile e impercettibile filo conduttore che attraversa ogni ricetta, rendendola veramente un capolavoro di armonia.