L’Autore ha voluto conoscere e interpretare le tradizioni di una minoranza etnica e linguistica, quella dell'Alto Adige. Nell’indagine di alcune situazioni legate al vino e alla gastronomia, gli è apparso subito indispensabile ricollocare nella giusta luce alcuni personaggi storici come i Conti di Tirolo, Andreas Hofer, la famiglia Fugger, Oswald von Wolkestein, i Vescovi di Bressanone, gli Abati di Novacella e molti altri che hanno rivestito un ruolo determinante, seppur indiretto, nella cultura e nelle tradizioni sudtirolesi. A ciò non sono estranei il proprietario del maso come il signore del castello; la cuciniera casalinga come il grande cuoco; l’umile kellermeister come l’enologo più osannato; il casaro di montagna come la grande latteria sociale del fondovalle. Nella cucina, nella vitivinicoltura e in tutta la saga di questa millenaria schiatta, vi è una coralità di intenti e di obiettivi che ha raro riscontro altrove.