Anche se generalmente si riconosce che il sufismo è una delle vette della letteratura mistica universale, grande è la confusione quando si tratta di accedere ai testi e di intenderli. Marijan Molé, che fu un notevolissimo islamista e autore anche di studi fondamentali sull’Iran pre-islamico, si è prefisso in questo libro di isolare la specificità inconfondibile della ricchissima letteratura mistica musulmana, e perciò innanzitutto di individuare le sue differenze dalle esperienze spirituali delle altre «religioni del libro», l’ebraica e la cristiana. È perciò il profilo di un’intera civiltà che viene qui disegnato, e all’interno di esso apparirà il significato di figure altissime come Ibn ’Arabi o al-Hallaj...