Il paradiso di Matino è la grande officina in cui si tenta di dare forma e spessore a un nuovo mondo, a un’unica grande famiglia dove ognuno, pur ritrovando le proprie radici, i propri cari, i propri affetti, saprà vivere ogni differenza come una ricchezza che conduce l’umanità alla sua pienezza originaria. Nell’aldilà sognato dal protagonista di questo racconto non si sta con le mani in mano. Si lavora anche lì, ma senza alienazione. Al protagonista, “angelo per un giorno”, è dato di vedere tutto in sogno, con grande chiarezza e partecipazione. Ecco allora la successione degli incontri: con il ciabattino Francesco, che ripara le scarpe di quelli che stanno per entrare nel regno dei cieli e nelle scarpe ne legge l’avventura terrena o con Dharma, il bambino sapiente che gli permette l’incontro con un sé fanciullo e poi adolescente e poi ancora giovane uomo o con il signor Arsenio che staziona nei cieli per riparare gli aquiloni sfuggiti di mano ai bambini.