Bollata come opera empia, Picatrix divenne ben presto il manuale satanico per eccellenza, tanto che il suo autore - inizialmente confuso con Ippocrate - venne definito “Rettore della Facoltà diabolica”. Il grande pensatore arabo Ibn Kaldum lo aveva invece definito: “il trattato di magia più completo e meglio costruito”. Numerosi sono manoscritti databili fra il XV e il XVII secolo. Per questa edizione, si è scelta quale copia di riferimento la trascrizione fatta a Brisighella nel 1536.