Le montagne ricoperte di neve, i fiumi tumultuosi, le colline sempre verdi, le profonde vallate del Nepal sono teatro di usanze e tradizioni che risalgono al Medioevo; superstizione, misticismo e religiosità permeano ogni manifestazione della vita quotidiana e miti e leggende costituiscono un ponte tra passato, presente e avvenire. In questa raccolta, curata da uno studioso nepalese di folclore e da una ricercatrice australiana, vicende di sciocchi e di bricconi si alternano a storie d'amore e di sessualità; si narra con tutta naturalezza di serpenti che hanno donne per amanti, di alberi che si innamorano e di dèmoni e di yeti che compiono imprese a metà strada tra il drammatico e il grottesco. Perché le fiabe, per i nepalese, devono soprattutto divertire. Vanno raccontate di notte, e guai a chi non le ascolta fino in fondo: porta sfortuna.