lo studio -attraverso un’analisi del sistema di recupero e riciclo italiano (e internazionale) di ogni materiale- mostra come queste attività costituiscano una fonte ormai indispensabile di approvvigionamento industriale nazionale e internazionale nel quadro della globalizzazione del commercio delle materie seconde. Oltre l’importante ruolo economico, è da considerare la dimensione ambientale del sistema: il reimpiego industriale dei materiali comporta grandi benefici, primi tra tutti la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra. Per ciascun materiale lo studio presenta i più recenti risultati delle analisi ambientali e di ciclo di vita e un aggiornamento delle tecnologie di trattamento dei rifiuti urbani in termini di prestazioni ambientali ed energetiche. Su queste basi, la ricerca valuta gli impatti energetici e ambientali del riciclo in Italia: minor consumo di energia pari a circa 15 milioni di TEP e minori emissioni per circa 55 milioni di tonnellate equivalenti CO2. Si tratta di valori di assoluto rilievo, perché rappresentano rispettivamente circa l’8% del consumo interno di energia e circa il 10% delle emissioni climalteranti.