Umili Prose
a cura di Paolo Nori
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Novità |
Oltre che per le opere di poesia e di teatro, Puškin è considerato un classico anche per i suoi racconti che hanno lasciato una potente impronta sulla narrativa russa successiva, al punto che autori come Tolstoj ne raccomandano la lettura e lo studio. I racconti di Belkin (1830), che furono apprezzati tra gli altri e tradotti in francese da Mérimée, sono piccoli capolavori di realismo, per la loro essenzialità: rappresentano semplici figure, dai sentimenti autentici, in una narrazione lineare e con splendide scene di sfondo. Sono cinque racconti che l'autore attribuisce a un certo Ivan Petrovicˇ Belkin, che li avrebbe uditi raccontare e poi trascritti.
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di:
Aleksandr Puskin
Feltrinelli
ISBN: 978-88-07-90133-1
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Pag. 240 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2014
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L'Ospite di Pietra - L'Invito a Morte di Don Giovanni
A cura di Erri De Luca - Testo originale a fronte
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"Puškin scrive di don Juan contro se stesso. Non ne fa un fuggiasco, un clandestino, sì, ma ribelle all’esilio del re. S’intrufola in Madrid tra le sue amanti, irrompe dentro le difese di una città e delle donne. Seguito a stento dal servitore inutilmente scaltro, Leporello, che non può distogliere il padrone da nessun capriccio. Purché sia sufficientemente ardito, va intrapreso. Puškin detesta il se stesso che ribadisce in don Juan e ha fretta di giustiziarlo. Gli aizza contro un morto, irrigidito in statua, don Alvar da lui ucciso e poi da lui invitato a venire a casa della sua vedova corteggiata da don Juan. Niente e nessuno può fermare l’oltranza del conquistatore, tranne la morte stessa. Puškin completa la vendetta contro se stesso: l’ospite di marmo irriso da don Juan, che viene a sprofondarlo, risponde a un invito, viene perché chiamato. Alla fine di questo atto di accusa contro il genere maschile, Puškin ha espiato. Per chi prende assai sul serio le parole, scrivere è scontare. Questa è l’unica tra le sue piccole tragedie che non fu pubblicata in vita. Non volle rivedersi.” Erri De Luca
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di:
Aleksandr Puskin
Feltrinelli
ISBN: 978-88-07-90310-6
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Pag. 112 Formato: 13 x 20 cm. Anno: 2018
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Evgenij Onegin
A cura di Pia Pera
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€ 23.50
€ 22.32
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Novità |
Cosa racconta Pusˇkin nello Evgenij Onegin? Uno spreco, una storia d’amore mancata, l’impossibile accordo fra educazioni sentimentali ispirate a modelli letterari diversi, la vita stritolata nelle discrepanze fra civiltà e natura. L’incontro di Evgenij e Tat’jana nella campagna russa, la lettera d’amore della signorina di provincia al giovane dandy, il duello in cui questi uccide l’amico, i suoi viaggi e infine l’arrivo a Pietroburgo per riconoscere Tat’jana nelle vesti di altera principessa legislatrice di salotti, e innamorarsene perdutamente: Pusˇkin racconta questa storia con la levità di un cherubino mozartiano che, nel contrasto fra il fuoco del sangue in parte africano e i ghiacci di Pietroburgo, maschera i brividi con un eroico sorriso. È la più bella opera letteraria russa. Perché non è conosciuta quanto meriterebbe? Che sia perché, come ha scritto un suo traduttore illustre, Nabokov, è intraducibile? Questo, in versi liberi, è un nuovo tentativo di avvicinarsi alla voce di Pusˇkin, o quantomeno di renderne le parole senza troppo gravarle di intonazioni estranee. A certe opere la memoria associa la nascita di una lingua letteraria: con Evgenij Onegin (1823-1830) il russo raggiungeva maturità, e Pusˇkin metteva a nudo il sistema nervoso di una cultura in bilico fra l’Europa più raffinata e l’arretratezza di steppe sconfinanti nell’Asia.
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di:
Aleksandr Puskin
Marsilio
ISBN: 978-88-317-6168-0
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Pag. 504 Formato: 12 x 18 cm. Anno: 2006
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