Il dottor Horace Dobbs ha scoperto che i delfini sono eccezionali terapeuti. Fra i metodi per far circolare l’energia i più diffusi sono quelli basati sulla respirazione e sul canto; i delfini, che sono dei respiratori coscienti, si ricaricano di continuo con il Ki. Avendo un cervello della stessa dimensione di quello umano, sono in grado di relazionarsi con noi mentalmente, in modi che altri animali non possono praticare. Essi percepiscono le nostre emozioni e, come provano le guarigioni, ci trasmettono qualcosa.

Comprendere, rispettare e trattare nel modo giusto i nostri fratelli animali.Chi ha valori più elevati? Un libro per chi ha a cuore gli animali e per tutti coloro che desiderano sviluppare un rapporto profondo con la natura. Scoprirete tante indicazioni finora sconosciute in merito alla vita più profonda degli animali, al loro modo di comunicare con noi e a come noi possiamo essere loro di aiuto.

Percepite nello sguardo delle creature che vivono con voi la profondità e la ricchezza del loro interiore: dignità, una finissima sensazione, silenzio e pace che ci fanno presagire la grande unità cosmica.«L'uomo può comprendere il linguaggio degli animali soltanto con il cuore - non con il cuore fisico, bensì con il cuore dell'anima, con la Fonte prima di ogni essere, la forza creatrice che chiamiamo anche nucleo centrale dell'essere. Il linguaggio del cuore dell'anima è il linguaggio dell'unità.»

Danilo Mainardi propone una versione aggiornata e rivista di un volume che affronta con originalità e approccio innovativo tutti i temi dell’etologia. "L'indagine dello sviluppo comportamentale dei macachi per allargare le frontiere della psichiatria infantile; il parallelismo tra la reazione di un bambino autistico al primo approccio con un estraneo e il comportamento della femmina del gabbiano all'inizio del corteggiamento; il fanatismo politico e religioso come degenerazione di un'area conoscitiva non razionale che fa immaginare mondi paralleli e un aldilà dopo la morte. Sono solo alcuni tra gli scenari di grande suggestione che Danilo Mainardi apre in questo lavoro, dove la ricerca si converte in didattica e la didattica si fa divulgazione puntuale e precisa delle strette interconnessioni che le specie viventi hanno tra loro e con l'ambiente fisico-chimico...

Un volume riccamente illustrato che introduce all’approccio scientifico ai Molluschi; inoltre, occupandosi anche degli aspetti meno conosciuti di questi straordinari organismi, dimostra come essi e le loro conchiglie siano da sempre parte integrante della nostra civiltà. A chi non è capitato di raccoglierne qualche esemplare durante una passeggiata lungo la battigia, per poi, una volta terminata la vacanza, disfarsi della piccola collezione solo perché incrostata di sabbia o maleodorante? Lasciamoci invece prendere dalla curiosità di saperne di più, di conoscere il loro vero nome, il loro areale geografico, come vivano, di cosa si nutrano. Impariamo a pulire, classificare e ordinare le conchiglie, un primo passo verso la creazione di una raccolta malacologica corretta e seria. Il volume è però anche incentrato sulla relazione dei molluschi con l’uomo, e il lettore potrà così addentrarsi in altri campi, quali l’antropologia (i nostri antenati ne utilizzavano i gusci per farne ornamenti), la mitologia (Venere nacque da una conchiglia), le religioni, l’arte, la pubblicità, senza dimenticare la culinaria

Un libro di fatti realmente accaduti, a volte così intensi e drammatici da farsi leggere come un romanzo. Ma anche un libro ricco di dati, spesso inediti, raccolti con puntiglio e metodo. Dopo un’introduzione che ci catapulta subito al centro del problema, segue una breve parte storica che ci aiuta a comprendere le radici del bracconaggio nel nostro paese. Vengono poi fornite numerose informazioni sui metodi e sull’entità del fenomeno. Segue un ampio capitolo dedicato alle esperienze sul campo, per poi chiudere con un’esauriente parte incentrata sugli strumenti operativi utili a contrastare il bracconaggio. Diversi sono gli obiettivi di questo lavoro, scritto con linguaggio giornalistico e accessibile a tutti. Innanzitutto, descrivere e quantificare un fenomeno poco conosciuto e spesso sottovalutato anche da parte delle istituzioni. Poi, fornire a chi agisce nel campo della sorveglianza utili informazioni, anche operative e basate su esperienze reali, (...)

Nella gente comune, l'interesse per le vespe è particolarmente vivo in determinati periodi dell'anno quando spiacevoli incontri con gli insetti possono farsi più frequenti a causa dell'aumento della loro popolazione. In determinate situazioni essi diventano un problema di sanità pubblica poiché le loro punture provocano casi di allergia grave; in tali occasioni il riconoscimento dell'insetto pungitore facilita la terapia e, in particolar modo, la prevenzione basata su pratiche di desensibilizzazione. È per questo che i medici delle unità di Immunologia e di Pronto soccorso dovrebbero avere una minima conoscenza riguardo le specie di Imenotteri Aculeati (in pratica api e vespe) che vivono nella loro regione.

La scelta delle Autrici è di parlarci principalmente di volatili e mammiferi perché ciò che interessa loro è porre l’accento su come avvenga l’apprendimento negli animali e su quali siano gli aspetti cognitivi che accompagnano la comunicazione tra due individui, e su questi temi la maggior parte dei dati proviene proprio da uccelli e mammiferi. Nel volume incontriamo animali che comunicano tra loro mediante segnali visivi, acustici, odorosi, che usano il tatto e in alcuno casi l’elettricità; ci vengono così forniti gli strumenti per comprendere la storia evolutiva che ha portato un particolare animale a comunicare con un altro individuo della propria specie e in un determinato modo. Inoltre, temi complessi, quali la neurofisiologia dei segnali o l’intenzionalità nella comunicazione animale, vengono trattati in maniera chiara e diretta, senza inutili toni specialistici, pur conservando un rassicurante carattere di scientificità.

Cane e uomo sono esseri viventi molto diversi tra loro, quindi l’obiettivo è stabilire una positiva relazione di convivenza e di affetto reciproco, come evidenziato da Roberto Marchesini nel capitolo "I segreti della pet-therapy". È il cane a essere il migliore amico dell’uomo o è l’uomo a divenire il primo punto di riferimento per il cane? Questo libro ci aiuta a sfatare i tanti luoghi comuni sull’argomento e ci insegna a capire e considerare il cane come un animale con caratteristiche precise, atteggiamenti e comportamenti specifici, da conoscere e riconoscere, per stabilire con lui un rapporto che garantisca pari dignità a entrambi: gli animali non vanno umanizzati e gli uomini non devono "animalizzarsi".

Sfatiamo ogni luogo comune cercando di capire e considerare il gatto come un animale con caratteristiche precise, atteggiamenti e comportamenti specifici, da conoscere e riconoscere, per stabilire con lui un rapporto che garantisca pari dignità a entrambi: gli animali non vanno umanizzati e gli uomini non devono "animalizzarsi". Gatto e uomo sono esseri viventi molto diversi tra loro, quindi l’obiettivo è stabilire una positiva relazione di convivenza e di affetto reciproco, come evidenziato da Roberto Marchesini nel capitolo "I segreti della pet-therapy".

Un’esigenza sociale oggi ampiamente riconosciuta dalle istituzioni e dal mondo della scuola è quella di educare al rapporto con gli animali. Ciò comporta ricadute positive su più fronti: il riconoscimento della dignità di ogni essere vivente, ma anche, sul piano pedagogico, indubbie valenze formative e didattiche. Esemplare per la forte attenzione alla interdisciplinarietà e per l’importanza che viene attribuita all’animale come soggetto di interazione, il saggio lancia un ponte tra assunti teorici e pratica quotidiana, evidenziando come l’animale possa rivelarsi un formidabile mediatore per scoprire il bambino, migliorare in lui la percezione del tempo e dello spazio, aiutarlo a scoprire la comunicazione non verbale. La gran varietà di spunti didattici e le linee guida coerenti con la realtà scolastica potranno così aiutare i docenti a favorire il rapporto bambino-animale e valorizzare il potenziale formativo di questa interazione.

Un vecchio pregiudizio vuole il nostro piccolo felino distaccato e sornione, opportunista e inaffidabile, proprio perché ritenuto, a torto, impossibile da educare. Il libro intende sfatare questo mito dimostrando come, attraverso la conoscenza dell’etologia specifica di questo animale, sia possibile vivere con un gatto ben inserito in un contesto umano, a condizione di riconoscere la differenza fondamentale che corre tra educazione e sterile addestramento: educare un gatto significa infatti permettergli di vivere una vita da felino in un ambiente progettato per l’uomo, nell’armonia e nel rispetto delle differenze di specie, per una corretta coabitazione e interazione reciproca. Il manuale di Joel Dehasse, eccellente esempio di divulgazione scientifica e di etologia pratica applicabile nella quotidianità, si basa e si sviluppa proprio su questa fondamentale premessa. Per la chiarezza espositiva e la facilità di lettura, è un testo consigliabile a tutti gli appassionati di animali, ma soprattutto al variegato mondo dei gattofili, sempre attento alle magie che contraddistinguono i felini.

Quali sono i pensieri di un cane o di un gatto? Come percepiscono il mondo? Come esprimono i loro stati d’animo? Quali sono le regole da rispettare nell’approccio a questi animali? Il manuale intende offrire agli insegnanti e agli operatori di zooantropologia didattica una serie di suggerimenti per una corretta impostazione del loro percorso educativo, anche in presenza di bambini con difficoltà di apprendimento e di comunicazione, con disturbi di ordine psicologico o di inserimento sociale.

Questo libro raccoglie trentadue storie con, come protagonisti, cani , gatti e altri animali con lo scopo di raccontare la vita e i tormenti degli animali e dei loro proprietari...