Una fiction-verità che illumina i grandi temi del rapporto uomo-donna, dell'indipendenza, dell'integralismo, della fede.
Aicha è una donna franco-algerina che si è battuta per l'integrazione e la libertà: indossa i jeans ed è orgogliosa della sua emancipazione. Nawel è una ragazza di diciassette anni che riscopre testardamente la tradizione: per ribellione, rivalsa, bisogno di protezione.
E di colpo ha deciso: "Voglio portare il velo".
Pronunciate sottovoce, le parole della figlia tagliano l'aria, paralizzano i preparativi per la cena, fanno crollare le certezze.
La madre inghiotte la rabbia, trova la forza di dominare la delusione, rinuncia a proibire. E, invece, scrive.
La sua è una lettera intima, che ribalta i luoghi comuni e rifiuta gli stereotipi.