Apparso nel 1921, questo libro, la prima delle opere maggiori di Guénon, presenta la sua idea della tradizione partendo da zero e da quel luogo del pensiero, l’India, dove la tradizione si è dispiegata nei testi con la massima evidenza. Sarebbe difficile pensare un libro su questi temi che sia altrettanto trasparente, che accompagni con altrettanta diligenza il lettore in ogni passo – e infine che sfoci in una visione altrettanto grandiosa.
Dai Veda al buddhismo, attraverso le grandi scuole, come lo Yoga e il Vedanta, che sono poi i vari «punti di vista» dai quali la verità unica della metafisica viene contemplata, Guénon ci fa attraversare un immenso continente del pensiero e al tempo stesso getta le basi di tutta la sua opera.
Di questo libro così ha scritto l’eminente indologo Alain Daniélou: «La prima grande opera di Guénon, la sua Introduzione generale allo studio delle dottrine indù ha, per il mondo occidentale moderno, un’importanza storica perché in essa viene presentato, per la prima volta, un quadro autentico di quella concezione di una rivelazione primordiale trasmessa attraverso le età da iniziati che appare nell’Induismo ma le cui tracce devono inevitabilmente ritrovarsi, in forma più o meno nascosta, in tutte le civiltà, poiché esse sono la ragion d’essere dell’uomo».