Apparso sulla terra oltre 250 milioni di anni fa, rimasto inalterato nel tempo e per questo definito fossile vivente, l’albero di Ginkgo trasferisce all’uomo il potere antiossidante dei suoi principi attivi, responsabili di una migliore ossigenazione dei tessuti e della eliminazione del danno da radicali liberi.
Per questo l’estratto di foglie di Ginkgo risulta efficace in un grande numero di condizioni: perdita di memoria, vertigini, ronzio auricolare, morbo di Alzheimer, insufficienza circolatoria degli arti inferiori, impotenza, sindrome premestruale, allergie, epatite B, danno da radiazioni. La capacità protettiva generale di prevenire e rallentare il processo di invecchiamento consente di riconoscere come legittimo per tale pianta l’appellativo di sorgente di giovinezza.
Bruno Brigo, medico chirurgo, è autore di numerosi testi di divulgazione sull’uso delle medicine naturali. In questa collana ha pubblicato, tra l’altro L’omeopatia come prima scelta, Prevenire il colesterolo, Ipertensione: curarla a tavola, I dolori reumatici.