Nelle scuole di medicina tradizionale cinese (M. T. C.) del mondo occidentale, al di là dell'avvincente impianto centrale, basato sul metodo analogico, sulle leggi dei 5 movimenti e sulla complementarità degli opposti yin-yang, la fisiologia energetica non è certo fra le materie meglio studiate e approfondite.
Ai vasi secondari (Luo Mai) generalmente viene attribuito il ruolo di veicolare l'energia-sangue (Qi-Xuè) nelle zone dell’organismo che non sono raggiunte direttamente dalle diramazioni periferiche e terminali dei meridiani principali (Qing Mai); ciascun gruppo viene ritenuto responsabile del trasporto di energia con una specifica funzione, difensiva, trofica, psico-sensoriale, riproduttiva, ecc. Interpretando in senso funzionale dati e nozioni contenuti nei testi antichi ancora oggi largamente condivisi, l'Autore propone il "Sistema dei vasi secondari" come un dispositivo energetico deputato a conferire all'energia le peculiarità necessarie a svolgere i diversi ruoli specifici. Rovesciando completamente il problema, i vasi secondari anziché veicolare una energia specifica farebbero assumere all'energia le caratteristiche adatte a svolgere le diverse funzioni dell'organismo.