L'opera si compone di una prima parte più ricca, intitolata La creazione della Terra-di-mezzo, centrata sul Silmarillion - l'opera principale, mai conclusa, base delle opere più popolari di Tolkien (Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli) - e sulla prima originale stesura delle sue storie, scritte dopo la Prima guerra mondiale e raccolte con il titolo Racconti perduti. Vi sono anche altre storie tratte dai Racconti ritrovati e dai Racconti incompiuti. "La lingua ha rafforzato la fantasia e al tempo stesso attraverso di essa si è fatta più libera.
Chi potrebbe dire se il libero aggettivo ha creato immagini belle o bizzarre o se invece l'aggettivo è stato liberato nello spirito da strane, singolari e bellissime immagini?" Pubblicato in occasione del centenario della nascita di Tolkien, questo volume ne presenta l'opera e la figura sottolineando alcuni aspetti che possono rivelarsi ai lettori poco noti o nuovi. L'ordine in cui sono riportati i brani dell'opera sembra a un primo sguardo seguire un criterio cronologico, ma non bisogna dimenticare che già a vent'anni Tolkien progettava di scrivere le saghe degli dèi e degli eroi della Terra-di-mezzo.
L'idea occupò in effetti la sua inesauribile fantasia per quasi ottant'anni, durante i quali fu impegnato - traendo spunto anche dalle impressioni della sua infanzia e giovinezza - nella progettazione e nella stesura di temi narrativi per la sua grande favola, nella romantica idea di creare un'epopea nazionale. Segue poi un saggio, Il vizio segreto, sul significato di lingua e suono e sulla creazione di una lingua fantastica. La seconda parte, intitolata Vita di un professore di Oxford, lascia invece spazio a Tolkien come uomo nella vita privata: raccoglie nuomerose lettere indirizzate a editori e familiari (scrisse per i figli in occasione del Natale Lettere a Babbo Natale, pubblicate postume da Baille Tolkien).
Un episodio tratto dallo Hobbit, insieme a due lettere sul mondo degli Hobbit, introducono alla terza parte: La terza era, quasi interamente dedicata al Signore degli Anelli, con numerose lettere che trattano personaggi del libro e le loro caratteristiche, per lo più in risposta a lettori incuriositi o a critici e recensori dell'opera tolkeniana. La quarta parte, la più breve, ci mostra Tolkien negli ultimi anni e termina con il racconto "Foglia" di Niggle, fiaba di un pittore che entra in uno dei suoi quadri e scompare dal mondo, racconto che rappresenta un'allegoria della vita e dell'opera dell'autore.