Scritto in Occidente e per l’Occidente da un grande lama tibetano poco più che trentenne, questo libro costituisce un vero e proprio avvenimento perché riformula la dottrina buddhista in un linguaggio nuovo che è quello della cultura occidentale contemporanea, e in questo modo fornisce per la prima volta un’immagine del Buddhismo come una disciplina viva e, soprattutto, radicata nella vita quotidiana in cui tutti siamo immersi.