Il problema del libero arbitrio o del determinismo è il più intricato di tutti i problemi metafisici e nessuno è mai stato capace di risolverlo, e ciò per un buon motivo: che destino e volontà esistono, ed esiste anche da qualche parte un libero arbitrio; la difficoltà è come arrivarci e renderlo effettivo. [...] A un polo del nostro complesso essere c'è una certa assoluta libertà che costituisce un aspetto delle relazioni dell'anima con la Natura; all'altro polo c'è un certo assoluto determinismo della Natura che ne costituisce l'aspetto opposto; e c'è inoltre un parziale e apparente, e perciò irreale, simulacro di libertà che l'anima percepisce attraverso un riflesso distorto di queste due realtà nella propria mentalità che si sta sviluppando. E' proprio quest'ultimo aspetto che normalmente si definisce, più o meno inaccuratamente, Libero Arbitrio.

Le religioni e lo yoga non si situano sullo stesso piano dell'essere, la vita spirituale può esistere in tutta la sua purezza solo se è libera da ogni dogma mentale. Non si deve confondere l'insegnamento religioso con quello spirituale. L'insegnamento spirituale è l'insegnamento del futuro, illumina la coscienza e la prepara alla realizzazione futura. L'insegnamento spirituale sta al di sopra delle religioni e mira alla verità globale; insegna a entrare in relazione diretta con il divino...

E' bene mantenere verso il cibo un'attitudine di equanimità. Il cibo è fatto per sostenere il corpo e a questo fine si deve prenderne quanto serve, secondo le esigenze del copo: se gliene date di meno ne sente il bisogno e quindi lo desidera, se gliene date di più alimentate il vitale. Quanto ai cibi particolarmente gustosi, l'atteggiamento della mente e del vitale dovrebbe essere:"Se mi viene dato ciò che mi piace, va bene; se non mi viene dato, non importa". La cosa migliore è non pensare più di tanto al cibo, né per indulgervi né per privarsene...

Sri Aurobindo e la Madre hanno parlato estesamente del problema del sesso e delle sue implicazioni nella pratica dello yoga. Sovente si trattava di risposte a discepoli, personalizzate quindi alle esigenze di questi in una fase particolare della loro evoluzione interiore. Tale caratteristica ha spesso tratto in inganno compilatori frettolosi, che sono arrivati a conclusioni contraddittorie estrapolando quelle citazioni della madre e di Sri Aurobindo che confermavano forse più le loro preferenze piuttosto che rappresentare un esame obiettivo. Questa raccolta ha come scopo di offrire una panoramica più completa sull'argomento, pubblicando molto di ciò che Sri Aurobindo e la madre hanno detto sul sesso e la pratica dello yoga. L'argomento sarà trattato prima nei suoi aspetti generali...

Come potremmo mai dimenticare le “lezioni di Mère” che lei teneva alla “Palestra all’aperto” dell’Ashram? All’inizio erano distribuite in vari giorni della settimana, ma i giovani. In seguito, però, dal 1953 al 1958, Mère ne tenne solo due: una lezione al mercoledì per i ragazzi del “gruppo rosso”, i grandi, e l’altra il venerdì per i più piccoli del “gruppo verde”. Nella lezione del venerdì leggeva delle storie, ma nel 1957 e ’58 scelse di leggere e commentare dei versetti del Dhammapada (ne fu poi tratto un libro, appunto i Commenti dul Dhammapada). Con i grandi leggeva e commentava invece un’opera di Sri Aurobindo, La Vita Divina oppure La Sintesi dello Yoga, che aveva le stessa tradotto dall’inglese. Nel corso delle sue varie spiegazioni Mère spesso ci raccontava degli aneddoti per chiarire meglio un argomento e capitava che si riallacciasse ad una stessa storia in tutto un altro contesto. In questa raccolta di Mère Racconta in cui abbiamo riunito molti di quegli aneddoti il lettore troverà quindi che tante storie si trovano in altre occasioni in forme un po’ diverse, ma dopotutto non è solo la storia che importa, ma lo scopo per il quale Mère la racconta.

Basandosi sul fatto che la spiritualità della Madre e di Sri Aurobindo non rifiuta la vita e le sue manifestazioni ma invita invece a cercarne la loro perfezione, si è voluto predisporre una serie di opuscoli, tra cui il presente libretto, che raccolgano citazioni dalle opere della Madre e di Sri Aurobindo su soggetti specifici, con l’intento di coprire i vari aspetti della natura umana, così che ciascuno possa trovare un aiuto nel tentativo di modellare la propria esistenza e l’ambiente che lo circonda verso una perfezione sempre più grande.

Gli articoli che formano questa raccolta sono stati scritti dalla Madre tra il 1950 eil 1952 nel “bulletin”dell’Ashram e costituiscono i principi base del “Centro Internazionale di Educazione Sri Aurobindo’, fondato nel 1952 a Pondicherry dalla Madre.

“Beyond Asleep & Awake” è un’opera musicale per bambini rappresentata per la prima volta ad Auroville nel 1995. Gli autori sono residenti permanenti della città internazionale di Auroville. Il libretto originale in inglese con le illustrazioni a colori; le musiche composte da Holger Jetter, furono eseguite da musicisti di Auroville che accompagnano il “Coro dei Bambini di Auroville”.

“I bambini devono essere aiutati a crescere come esseri umani retti, franchi, onesti e degni di stima, pronti a evolvere verso una natura divina.” Sri Aurobindo

Una raccolta di brani dagli scritti di Mère e aurobindo sul tema dell'aiuto all'umanità. I seguenti brani: Servire l'Umanità, Due apostoli della Filantropia, Il significato della carità, Altruismo ed Ego, Cambiare Se stessi, Un vambiamento di Coscienza, Aiutare l'Umanità e lo Yoga Integrale. Questi brani possono rappresentare uno stimolo per approfondire in seguito gli argomenti trattati direttamente dalle opere originali.

Una raccolta degli scritti di Aurobindo e Mére sulla Donna, tema affrontato secondo i vari piani dell'esistenza femminile: famiglia, matrimonio, figli, maternità, contrasto tra i sessi, istinto sessuale, yoga, l'aspetto di Shakti.

Una selezione di profonde osservazioni di Aurobindo e Mére sulla depressione e i disturbi della sfera vitale.Una guida per comprendere, affrontare e superare gli stati d'animo che predispongono alla depressione. Un testo di valido aiuto per la persona comune e anche per il più serio ricercatore.

L'uomo é un essere di transizione, non definitivo, perchè in lui e al di sopra di lui inizia il radioso cammino ascendente che conduce alla superumanità divina. La transizione dall'uomo al superuomo é la prossima realizzazione dell'evoluzione terrestre. In ciò consiste il nostro destino e la chiave per liberare la nostra esistenza umana, protesa verso il Divino ma limitata e travagliata, destino inevitabile perchè é l'intenzione dello Spirito e la logica conseguenza del processo naturale.