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Vaikuntha ci chiama, perché noi tutti la conosciamo, anche se non la ricordiamo più, anche se ce ne siamo così tanto allontanati. E’ la nostra naturale dimora, la nostra dimensione reale. Per questo, anche quando non ne siamo consapevoli, la sogniamo. Come accade ad un raggio di luce che si rifrange in un prisma, Vaikuntha, passando attraverso lo spettro della nostra coscienza condizionata acquisisce forme molteplici, spesso anche lontanissime dalla sua essenza. Ma il ricercatore spirituale, anche se dovrà passare attraverso mille tempeste, tenderà sempre alle vette luminose di Vaikuntha, che eternamente lo attende.
ESTRATTO DAL LIBRO:
Noi siamo ciò che desideriamo dicono gli antichi saggi indiani, Come un uomo agisce così egli diventa. Com’è il desiderio di un uomo, così è il suo destino. Noi siamo ciò che pensiamo disse Buddha, Tutto quello che siamo nasce con i nostri pensieri. Con i nostri pensieri creiamo il mondo.
Desiderio, volontà, pensiero, azione, risultato dell’azione: ciascun individuo ha la possibilità di progettare e decidere il proprio futuro attraverso l’uso sapiente della volontà, della propria capacità di visualizzare, del deliberato impegno nell’elevare la qualità dei propri contenuti psichici.
La modificazione dei desideri implica la modificazione dei propri contenuti mentali, di quelle forze e di quelle tendenze spesso inconsce, cui la mente non ha accesso, ma che si manifestano spesso attraverso la dimensione onirica.
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