La ricchezza dei popoli del Centroamerica attraverso un lungo impegno sul territorio da parte dell’Autore. La terra delle donne e degli uomini di mais, che prova a rinascere dalle macerie degli anni Ottanta e Novanta, dalla guerra dei contras e dei marines e dal genocidio dei popoli indigeni, si trova a fare i conti con le sfide della globalizzazione. Gli accordi di libero commercio firmati – con gli Stati Uniti d'America – e quelli in corso di negoziato – con l'Unione europea –, i megaprogetti come il Plan Puebla Panamá, lo sfruttamento delle risorse naturali (acqua, diversità biologica, minerali) da parte di imprese multinazionali, la fine dell'agricoltura con l'abbandono della campagna e l'emigrazione verso le città o gli Usa, sono i moderni "cavalli di Troia" che arrivano a fiaccare la resistenza delle popolazioni locali.
Questo libro ne dà conto, grazie al contributo del Centro di ricerche economiche e politiche di azione comunitaria (Ciepac), partner dell'organizzazione non governativa Mani Tese. Ciepac “accompagna” i movimenti sociali in Chiapas, Messico e Centro America realizzando percorsi di formazione all'interno delle comunità indigene chiapaneche e partecipando alle reti "resistenti" nate in tutta la regione, all'inizio del XXI secolo, per rispondere all'attacco degli alfieri del credo neoliberista.