Quattro racconti molto diversi fra loro per luogo, tempo, condizione sociale e psicologica dei personaggi coinvolti, tuttavia uniti da un filo conduttore: l’innocenza, che può catalizzare le forze del bene, sempre silenziosamente operanti nel mondo, anche se spesso occultate da egoismi, brutalità, pregiudizi, questi sì sempre ben visibili, rumorosi e terrificanti, ampliati come sono dalla nostra civiltà tecnologica, che sembra aver smarrito, col buonsenso, la misura di ciò che è buono, bello, vero.