Nel loro sforzo per superare il mondo dell’intelletto i buddhisti Zen hanno sempre messo l’accento sulla importanza dell’istantaneità. Non dovrebbe essere consentito alla riflessione di frenare la rapidità di una risposta, e l’uomo dovrebbe coltivare in se stesso una presenza di spirito capace di condensare una esperienza infinita in una intuizione immediata.
L’opera di Suzuki, il maggior rappresentante dello Zen contemporaneo, è unica nel suo genere e sostituisce all’insegnamento il fatto, l’esperienza intellettuale immediata.