Scritto da Lattanzio nel 303 d. C., questo libro è un trattato di fisiologia umana ma in esso, sull'intento scientifico (nel significato attuale dell'espressione), prevale lo scopo apologetico e religioso, in quanto il fine a cui tende l'Autore è la dimostrazione della provvidenza divina, contro le concezioni materialiste ed evoluzioniste dell'epicureismo. Preme sottolineare come questo confronto-scontro sia di un'attualità sconcertante e sorprendentemente istruttiva.
L'interesse di un lettore di oggi verso il libro può quindi derivare da due aspetti: quello conoscitivo e quello funzionale-estetico. Lattanzio infatti se da un lato offre una completa, diligente ed efficace sintesi del pensiero dei classici sull'argomento, dall'altro individua con razionale evidenza l'utilità degli organi del corpo e descrive con coinvolgente entusiasmo la bellezza dell¹essere chiamato uomo.