Questo libro è un'analisi del momento straordinario in cui l'immaginazione trasforma un elemento naturale, l'acqua, nella materia 'libera' del sogno e della creazione artistica. Acqua, dunque, viva e concreta quanto le immagini dell'inconscio collettivo a cui rimanda: le ondine, il cigno di Leda, Narciso, Ofelia, Caronte...
Il bisogno di ordinare tutto ciò in una rigorosa fenomenologia è proprio del Bachelard filosofo della scienza, l'intuizione geniale e la sensibilità letteraria sono del Bachelard irresistibilmente attratto dal sogno, dalla poesia, dal loro linguaggio per simboli e per metafore. Contro la frantumazione del sapere accademico contemporaneo, segno di altre e forse più gravi frantumazioni dell'essere umano di oggi, questo libro è una coraggiosa, concreta proposta di unità e di integrazione.
Gaston Bachelard (1884-1962) è stato uno dei più fecondi pensatori francesi, ha dato un originale e fondamentale contribuito alla riflessione epistemologica, e preziosi suggerimenti nell'ambito della semiologia, della critica letteraria e della psicanalisi.