Capitali, merci, persone, idee, inquinamenti e rischi ecologici viaggiano in tutto il mondo a sempre maggiore velocità e in quantità crescenti. E proprio alla globalizzazione va attribuita la dimensione transnazionale che hanno assunto i problemi ambientali, che superano ormai la capacità di gestione e controllo di politici e manager. Le istituzioni sovranazionali, d'altra parte, mostrano di non essere ancora in grado di governare problemi ai quali i singoli governi non sanno (o non possono) trovare soluzioni.
In questo volume Hilary French cerca di ricostruire il quadro globale, indicando le linee d'azione prioritarie per assicurare la stabilità dell'ambiente. Per l'autrice è fondamentale integrare i temi ambientali nelle nascenti regole dell'economia globalizzata, riformando i trattati e le istituzioni esistenti. Sono in vigore più di 200 trattati internazionali di protezione ambientale, ma raramente vengono rispettati e fatti rispettare, mentre istituzioni internazionali come il WTO e il Fondo Monetario appaiono inerti di fronte alle proprie responsabilità ambientali.
Oggi, però, questi organismi devono fare i conti con l'accresciuta capacità di mobilitazione delle organizzazioni non governative, a cui le nuove tecnologie dell'informazione offrono straordinari strumenti di coordinamento. Anche i settori più lungimiranti dell'economia mondiale hanno capito l'importanza dell'adozione di un codice di condotta ambientale, che trovi conferma in nuovi standard internazionali: e la collaborazione tra ONG, governi e settori produttivi è non solo possibile, ma necessaria per rendere la globalizzazione ambientalmente sostenibile.