Una lettura utile a chiunque, ma per qualcuno assolutamente essenziale. Non basteranno le conoscenze di un “ten minutes ecologist” (questo è il titolo originale dell’opera) a risolvere i problemi ambientali, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
La decisione di pubblicare questo libro nasce dal sospetto che chi si trova a confrontarsi con le problematiche ambientali (e ci piacerebbe sapere chi oggi può evitarle o ignorarle) possa non avere il tempo di studiarle a fondo. Questo sospetto diventa autentica preoccupazione quando ad affrontare temi così importanti sono decisori politici, businessman, imprenditori. E sono proprio i rischi connessi a decisioni non adeguatamente fondate a dare senso a questo volume, che cerca di spiegare perché l’ecologia è una scienza oggi così necessaria.
L’autore esamina gli elementi chiave dell’ambiente in modo scientificamente rigoroso, rivelandone la fondamentale funzione ecologica e disegnando al contempo la sconcertante varietà di “soggetti” con cui gli ecologi hanno a che fare. Il tutto permeato di un’ironia rivelata sin dal primo capitolo, dove si cerca la risposta al fondamentale quesito “perché gli ecologi sembrano così fuori dal mondo?”
Già, di che cosa diavolo si occupano gli ecologi? E perché spesso litigano fra loro? Per semplificare un percorso dove ci sono straordinari salti di scala dimensionale e temporale, infatti, il testo è scandito in venti domande fondamentali a cui corrispondono venti risposte precise e sintetiche.