"La mindfulness è l'aspetto centrale delle pratiche buddhiste di meditazione, ma la sua essenza è universale. Indica un affinamento della capacità di prestare attenzione, di avere una consapevolezza costante e penetrante, e di lasciar emergere una facoltà intuitiva che va al di là del pensiero sebbene possa essere formulata attraverso il pensiero.
La pratica della mindfulness si presta dunque ottimamente a quella sintesi con la terapia cognitiva che questo volume propone. "Sebbene esistano molti metodi e molte tecniche per coltivarla, la mindfulness non è una tecnica o un metodo, ma può essere definita un modo di essere o un modo di vedere che comporta un "tornare in sè", in tutti i significati dell'espressione.
Implica il riuscire a diventare più intimi con la propria esperienza attraverso l'esercizio sistematico dell'autosservazione, con una sospensione intenzionale dell'impulso a definire, valutare e giudicare l'esperienza. Offre in tal modo molteplici opportunità di superare il ricorso automatico a reazioni emozionali e a processi di pensiero inveterati e perlopiù indiscussi."