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Una serie di opere faraoniche inutili dal punto di vista economico, ecologico e strategico: i progetti, i costi e i benefici della costruzione delle linee ferroviarie per i treni ad Alta Velocità/Capacità. Per sostenere tali opere la collettività sarà costretta a pagare oltre 2 miliardi di euro ogni anno almeno fino al 2040, impegnando in questo modo i nostri figli e nipoti a una serie di sacrifici che, con tutta probabilità, non saranno in grado di sostenere.
Il progetto della linea ad Alta Velocità/Capacità Torino-Lione ha suscitato una mobilitazione locale e popolare che va oltre i confini nazionali. È portata avanti dagli abitanti della Valle di Susa, che stanno riscoprendo come il bene comune sia creato da tutti noi e non debba mai somigliare a un’entità statuale astratta che si muove sopra le nostre teste, decidendo il nostro futuro senza prima averci neppure interpellati.
Queste persone sono riuscite a mettere in crisi l’intero sistema politico italiano con la sola forza dell’esercizio del libero pensiero e della partecipazione, nonostante i mass media, asserviti ai grandi poteri politici e finanziari, tentino di plasmare la realtà a loro piacimento cercando di creare necessità e bisogni fittizi che siano funzionali al perseguimento degli interessi tecnocratici.
È oramai chiaro che la democrazia rappresentativa è una procedura anonima che tiene insieme politica, finanza e grande imprenditoria, fino a creare un mostro che fagocita senza pietà tutto ciò che incontra sulla propria strada. In controtendenza, la democrazia partecipata e le Municipalità sono l’unica risposta funzionale a un nuovo modello di sviluppo, che tenga conto dell’esigenza imprescindibile di riscoprire valori quali la qualità della vita e l’armonizzazione del rapporto dell’uomo con il proprio territorio.
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