Il divenire, la radicalità dei progetti e delle metamorfosi, la necessità di scoprirsi nelle pieghe di un presente le cui figure sono molteplici, significa per Gilles Deleuze scoprire le passioni-corpi, i territori che attraversano la vita.
Il filosofo odierno è un animale delle superfici: “La filosofia non è comunicativa, più di quanto non sia contemplativa o riflessiva: essa è creativa o anche rivoluzionaria, per natura, dato che essa non smette di creare nuovi concetti”.
Testi di Gilles Deleuze, seguiti da interventi e saggi di Nanni Balestrini, Rosi Braidotti, Catherine Clément, Pierre Dalla Vigna, Roberto De Gaetano, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Adelino Zanini.