Il "Dizionario junghiano" viene incontro alle esigenze dei lettori e studiosi di Jung, proponendosi altresì come un agile strumento di consultazione e di studio per quanti vi si accostassero per la prima volta.
Le centinaia di voci secondo le quali la trattazione si articola prendono in esame altrettanti termini e concetti della psicologia analitica, dei quali viene fornita una sintetica definizione e viene seguita la storia attraverso i decenni di elaborazione delle dottrine junghiane e le successive revisioni a cui lo stesso Jung sottopose i propri scritti.
Ne risulta un’originale lettura trasversale di teorie e concetti, e inoltre una puntale mappatura delle relazioni via via intercorse tra la psicologia analitica e la psicoanalisi di Freud e dei suoi seguaci, la psichiatria, la psicopatologia.
Vengono messi in luce gli scambi e il dialogo mai interrotto con altre discipline quali l’antropologia, la linguistica, la storia delle religioni, le scienze naturali, e soprattutto la filosofia. Le numerose citazioni junghiane sono tratte dall’edizione Boringhieri delle «Opere», in 19 volumi.