Una scienziata indiana, di straordinaria forza morale, che con la rabbia di una "dea ferita" si scaglia contro le multinazionali e il loro "bioimperialismo" in grado di sovvertire, in India come nel resto del mondo, i delicati equilibri della natura. Aggredendo la biodiversità, per delirio di profitto, esse stravolgono tradizioni alimentari millenarie e mettono a rischio, con gli abusi commerciali, le monocolture intensive e gli organismi geneticamente modificati, gli ecosistemi consolidatisi nel corso dei secoli e il futuro delle nuove generazioni.
Il fascino di questa trascinatrice e l'attivismo dei movimenti da lei ispirati riusciranno a salvare dalla distruzione programmata almeno una parte dell'immenso patrimonio naturale dell'India?