Uno dei grandi maestri degli studi islamici, anzi un vero maestro del pensiero filosofico-religioso, dedito per decenni all’immensa impresa di reintrodurre, o presentare per la prima volta, in Occidente le portentose ricchezze del sapere islamico, èstato senz'altro Henry Corbin. E non solo di quella parte di esso con cui l’Europa, durante il Medioevo, ha avuto rapporti fittissimi e tuttora in buona misura da esplorare – basti pensare all’importanza che ebbero Avicenna e Averroè – ma di tante scuole e ramificazioni che erano fino a oggi, da noi, quasi del tutto ignote o malamente capite.
Quest’opera di mediazione, che dà ai lettori sorprese paragonabili a quelle di chi fu contemporaneo delle prime grandi traduzioni di classici estremo-orientali, è oltre tutto di una specie singolarissima: infatti Corbin non ci parla soltanto da grande studioso occidentale, dopo decenni di ricerche su una materia sterminata, ma in certo modo dall’interno di una tradizione che il suo pensiero in certo modo prosegue: la gnosi shi’ita. È chiaro perciò che questa sua Storia della filosofia islamica, dalle origini ai nostri giorni, mette in crisi in primo luogo la comune nozione di storia; non solo: Corbin, in questo suo felicissimo profilo, rivoluziona le gerarchie acquisite, sia dei pensatori sia dei problemi.
È suo presupposto, infatti, che sia del tutto inutile individuare quali sono, nei pensatori islamici, le risposte ai problemi che si sono cristallizzati nella nostra filosofia. Al contrario, Corbin si sforzerà di reperire innanzitutto le categorie peculiari, spesso totalmente diverse dalle nostre e quasi intraducibili in esse, entro le quali si muovono le diversissime correnti del pensiero islamico – e meglio sarebbe dire tradizioni, essendo in Islam la filosofia sempre coincidente con una certa posizione religiosa, dal sunnismo allo shi’ismo duodecimano, all’ismailismo, al sufismo. Scopriremo così che alla loro base è il diverso atteggiamento esegetico verso il Corano: atteggiamento che va dal letteralismo legalistico sunnita al vertiginoso esoterismo shi’ita.
In questo ambito, vastissimo, che mai era stato descritto con tale lucidità e appassionata partecipazione, si svolge per secoli un’avventura dello spirito che sembra essere stata tanto più audace proprio nelle zone che invece in Occidente si sono pressoché atrofizzate: accanto a una filosofia islamica intesa in senso assai vicino a quello occidentale, scopriremo così, guidati da Corbin, le linee di una filosofia profetica, di una teosofia, di una imamologia, di una angelologia. E molti particolari oscuri nella storia del pensiero occidentale ci appariranno, come di riflesso, improvvisamente illuminati, ritrovando il loro contesto, fuori dalla fittizia gabbia europea, in un ampio cerchio geografico, finalmente fedele alla realtà degli scambi e dei contatti delle civiltà e delle idee. Storia della filosofia islamica è apparso per la prima volta nel 1964.