II tema di questo libro, appassionante e inquietante nello stesso tempo, è il futuro della vita sulla Terra. Nel corso della sua lunga storia si sono avute cinque grandi estinzioni, la più recente delle quali ebbe luogo 65 milioni di anni fa, quando in un lasso di tempo incredibilmente breve - un istante geologico - perirono i grandi dinosauri.
Furono catastrofi inimmaginabili, e in un caso almeno, la cosiddetta estinzione permiana, la vita corse il rischio di sparire dalla faccia della Terra: venne spazzato via il 95 per cento di tutte le specie. Il perché delle estinzioni - improvviso mutamento climatico, impatto con asteroidi, inadeguatezza evolutiva - è al centro di vivaci dibattiti, ma il loro svolgimento sembra comunque seguire un copione ben definito. Anche oggi la macchina distruttiva opera a pieno regime: ogni anno scompaiono oltre trentamila specie, ma questa volta non occorre andare lontano per individuare la causa.
Il comportamento rapace dell'Homo sapiens nei confronti dell'ambiente naturale lacera la complessa trama del vivente e, rompendo antichi equilibri, mette addirittura in forse le condizioni della sua sopravvivenza. Senza una decisa correzione di rotta a difesa della biodiversità - ammoniscono gli autori - anche l'uomo farà ben presto la fine del mastodonte e dello pterodattilo e li seguirà nell'oblio dell'estinzione.