Di fronte al rischio cui è costantemente esposta la nostra civiltà, in particolare a causa della proliferazione tecnologica e scientifica, l’autore si chiede se il comportamento razionale dell’uomo moderno che, alla ricerca del massimo profitto, manipola oltre ogni limite la natura, sia veramente ragionevole.
La risposta si rifà al mito di Minerva, la dea greco-latina della ragione, madre tanto di "Phrónesis" (la prudenza, la saggezza, il «ragionevole») quanto di "Lógos" (la ragione geometrica o il «razionale»).
Quest’ultimo ha preso il predominio con la modernità affermatasi sulle rive dell’Oceano a partire dal xvi secolo, ma resta il ricordo di una tradizione più antica, nata sulle rive del Mediterraneo: quella del «ragionevole» appunto, che – in questo consiste la sfida di Minerva – forse consentirebbe di affrontare meglio i problemi dell’epoca.